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por Omer Isabelle (2023-02-23)


Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus infidelium, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
La comunicazione segue alla vicenda della rimessione-lampo della scomunica a padre Marko Ivan Rupnik S.I. (QUI su MiL), e, in particolare, alla odierna dichiarazione ufficiale da parte della Compagnia di Gesù (QUI, ripresa da MiL QUI e QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.

"Ad oggi non è chiaro chi e perché abbia tolto la punizione canonica al gesuita abusatore. Il Vaticano non ha ancora emesso alcun comunicato nonostante le richieste arrivate dalla stampa di tutto il mondo".
Qualcuno ben informato sulla remissione della scomunica ci ha detto "E' il Papa il regista di tutto".
Un'interessante riassunto della grottesca Dichiarazione dei gesuiti di oggi, senza una conferenza stampa, con "veline" date in anticipo e pubblicata sul sito dei gesuiti romani (si vede che il caso Rupnik non interessa fuori Roma?).
QUI Federica Tourn su Il Domani: "I gesuiti fanno i conti con il caso Rupnik, ma non fino in fondo".
QUI un commento di Adista, buy viagra online precedente alla dichiarazione, pubblicato da Tosatti, sulle pesanti e giuste dichiarazioni di Mons. Libanori.
QUI la Bussola sul destino delle opere di Rupnik.
QUI La Croix.
QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.
Luigi

Il Messaggero, Franca Giansoldati, 21-2-23

I Gesuiti – obtorto collo – sotto la pressione che cresce di giorno in giorno nel mondo hanno di fatto riconosciuto che il caso Rupnik è effettivamente mostruoso per via delle dimensioni assunte e per via delle implicazioni etiche riguardanti la gestione dei reati gravi e misteriosamente cancellati dal Vaticano (ai massimi livelli) nel 2020. Quel famoso gesuita sloveno maestro nell'arte musiva, violentava e abusava delle suore che poi assolveva in confessione dai peccati commessi, in una spirale perversa e manipolatoria. Dopo settimane di imbarazzo e dopo ulteriori vittime emerse dal silenzio è stato l'ufficio dei gesuiti di Roma a parlare, togliendo le castagne dal fuoco al quartier generale internazionale dei gesuiti, come se il caso fosse 'solo' romano e non mondiale. Nel documento diffuso sul website si conferma che sono stati registrati altri casi di vittime, che non vi sono rilevanze penali per l'ordinamento italiano (probabilmente perché tutto è andato in prescrizione), e che ora spetterà ai vertici della congregazione religiosa fondata da Sant'Ignazio a prendere provvedimenti. Nel frattempo padre Marko Rupnik, artista di fama, i cui mosaici a sfondo biblico ornano le maggiori basiliche, compreso il Palazzo Apostolico, non ha reagito e nemmeno ha voluto incontrare i membri del team che sta indagando internamente. Avrà però la possibilità di difendersi qualora venisse aperto nei suoi confronti un procedimento canonico che potrebbe portarlo a essere cacciato e alla riduzione allo stato laicale. Per ora gli è solo vietato di continuare a girare per il mondo a fare conferenze come se niente fosse e a intraprendere altri lavori artistici (profumatamente pagati).


Inizialmente pensavamo – e soprattutto speravamo – che si trattasse uno scherzo carnevalesco (oggi è pur sempre Mardi gras), ma alla fine ci siamo dovuti arrendere all’evidenza della autenticità di quanto riportato nel cinguettio sulla pagina Twitter .
Sommessamente ci permettiamo di consigliare alla Redazione del quotidiano edito dal il digiuno quaresimale – e oltre, se necessario – da… certe sostanze, specie se tagliate male. Salva reverentia.